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02 maggio, 2015

L'importanza della respirazione !!



Forse la prima cosa che accade quando ci si trova a confronto con uno stress, di qualsiasi genere, è quella di bloccare il proprio respiro. Si smette letteralmente di respirare.. Questo cambiamento nel ritmo respiratorio induce uno squilibrio energetico specifico, relativo a quella situazione di stress. Questo altro non è, nel microcosmo, che l'origine degli schemi della malattia.
Uno dei nostri scopi primari dovrebbe essere quello di imparare a rimanere bilanciati a livello di Energia Vitale, in modo che, se subiamo uno shock o se ci troviamo in una situazione stressante, sia meno probabile che capiti questo "mancamento" respiratorio. Finchè siamo centrati, fino a quando la nostra Energia Vitale rimane ad un alto livello, non incorreremo in questi problemi di respiro, e si minimizzerà lo squilibrio energetico.
Inoltre, sarà utile renderci conto di quanto il timo sia intimamente interconnesso con gli organi preposti alla respirazione. Nell'atto del respiro, il timo viene ritmicamente pompato (così come la pituitaria è pompata dalla respirazione cranio-sacrale) con la conseguente circolazione di energia in tutto il corpo. Ma quando avviene un'interruzione della respirazione, o un cambio nello schema ritmico del respiro, tutto l'organismo accuserà un declino del flusso di energia derivante dal timo, e il meridiano suscettibile soffrirà di una perdita di energia.
Quale Meridiano sarà coinvolto dipenderà di gran massima da quale metà del diaframma sarà più colpita dallo shock. Per esempio, nella normalità una persona respira con buone espansioni da ambo i lati della cassa toracica inferiore. Se si è soggetti ad uno shock, si noterà che quando ci si riprende dal momentaneo blocco respiratorio, o dall'interruzione del ritmo del respiro, si inizierà a respirare di nuovo, ma metà del diaframma risulterà inibito nella sua espansione. Le costole inferiori, da quel lato, non si muoveranno lateralmente, e l'emisfero cerebrale della parte opposta del corpo avrà la predominanza.
Anche la nostra relazione strutturale nel momento dello shock, così come il tipo di shock, determineranno in che modo ne saremo affetti. In genere si avrà un calo di energia di uno dei sei meridiani che sono in relazione all'emisfero debole. ( sei meridiani sono in relazione con l'emisfero sinistro e sei con il destro). 
Quando siamo addormentati, nei momenti in cui non stiamo avendo un incubo, correggiamo automaticamente gli squilibri energetici del corpo grazie al respiro ritmico. Questo aspetto importante della funzione del sonno non dovrebbe passare inosservato. L'energia persa durante le attività giornaliere può essere rifornita tramite la rivitalizzazione di un respiro ritmico, non stressato e non forzato.

Un respiro profondo abbracciandovi
MaPi

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